In un mondo diviso da muri di cemento, filo spinato e intolleranza, i muri della gentilezza rappresentano un atto rivoluzionario.
“Se puoi metti, se non puoi prendi”: questo è il loro motto, una frase che racchiude in sè l’amore per il prossimo. Il loro è un invito a lasciare vestiti e giocattoli a chi non può permettersi di comprarli. All'inizio si trattava di un semplice esperimento, nessuno avrebbe mai pensato si sarebbe raggiunto il successo internazionale, poi con il passare del tempo è diventato un fenomeno charity vero e proprio. L'idea di usare gli abiti che non si usano più per aiutare i bisognosi è piaciuta così tanto anche nel resto del mondo che in ogni Paese sono nati dei muri su cui appendere cappotti e indumenti da donare ai senzatetto, in particolare modo per proteggerli dal freddo. A tale iniziativa hanno aderito diverse località, ma è bene ricordare che tutto è partito dall’Iran, quando qualcuno ha iniziato a lasciare appesi ad un muro questi abiti per aiutare i più poveri. Dal Medio Oriente l’idea ha iniziato il suo percorso fino ad arrivare qui in Italia, e proprio qualche giorno fa ne è stato costruito uno a Napoli, più precisamente a Bagnoli, all'ingresso del Parco San Laise, davanti all'ex base militare dall'associazione “ Nato lavoratorio”. Inoltre, ci sono innumerevoli associazioni no profit che si impegnano nel donare capi d’abbigliamento e giocattoli ai più bisognosi; ma la differenza abissale tra esse e i muri di cui oggi vi abbiamo parlato è proprio il concetto di dono, in quanto rievoca il sentimento di amore e pura solidarietà tra esseri umani in primis, gettando a terra barriere e pregiudizi vari e non aspettandosi nulla in cambio se non che la felicità del prossimo. È sulla base di questi principi, che vorremmo congedarvi, nella speranza che possiate farli vostri…e che lo spirito natalizio vi aiuti!

Xeka Francesca & Ndiaye Sophie
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