Il mondo animale è sempre stato per l’uomo un enorme vaso di Pandora.
Lo studio degli animali si è sempre dimostrato tanto interessante ed ermetico quanto pericoloso, indipendentemente dalla forma che assume, soprattutto quando si parla di Australia e soprattutto quando si parla di canguri.
"Il rispetto per la natura è un segno di intelligenza." - Dalai Lama.
La citazione sopra riportata presenta l’antitesi dell’attuale situazione in Australia, in cui, a causa della sovrappopolazione di canguri, questi vivono spesso a stretto contatto con gli uomini, i quali, nonostante ciò, sono spesso ignari della vera natura dei loro vicini.
Il canguro (o marsupiale) appartiene alla famiglia dei macropodidi, la quale deriva dal roditore Macropus (dal greco “grande piede” ed è oggi conosciuto in tutto il mondo come animale simbolo dell’Australia, caratterizzato da un legame indissolubile tra genitori e prole oltre che dall’andatura saltellante con cui sono soliti muoversi, la quale li rende dei teneri conigli alti 2 metri e dal peso di 90 chili che portano sempre con loro i propri figli, il che potremmo dire è soltanto la punta dell’iceberg. Icanguri sono una specie altamente protettiva e territoriale e risultano inoltre privi di un vero e proprio predatore naturale, ciò è dovuto alla loro forza, robustezza, agilità e intelligenza che li rendono animali eccezionalmente dotati in grado di tener testa ai numerosi pericoli australiani.
I marsupiali sono dotati di arti anteriori e posteriori molto sviluppati e dotati di grande forza, i quali permettono loro di compiere balzi fino a 9 metri di lunghezza ma anche sferrare calci potenzialmente letali, spostarsi a velocità pari ai 70km/h oppure annegare o strozzare potenziali minacce per loro, anche quando queste sono dei poveri cani domestici o persone che si trovano nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Data la dieta strettamente erbivora a cui si affidano i canguri è difficile che essi inizino uno scontro con altri animali, eccezione fatta nel caso in cui questi invadono il loro territorio o li sottopongono a forti stress, tuttavia questa indole violenta si fa molto più presente soprattutto durante la stagione degli accoppiamenti, la quale porta sia i maschi che le femmine ad essere più aggressivi nei confronti dei loro simili e non.
Tra le varie specie con cui i canguri interagiscono, quella dei cani è sicuramente quella a cui mostrano più animosità: i canguri tendono spesso ad aggredire i cani domestici e gli altri canidi che invadono il loro territorio a causa della loro somiglianza coi dinghi, una sottospecie di lupo solita usufruire delle carcasse dei canguri e cacciarli quando non sono ancora adulti o quando sono malati.
Su internet si possono trovare dei video di canguri che tentano di annegare o strozzare dei cani che vengono fortunatamente salvati dai loro coraggiosi padroni, tuttavia ciò non sempre capita e in un combattimento i canguri sono anche capaci di prendere a pugni, mordere e graffiare (talvolta anche sventrare) i propri avversari, arrivando eventualmente ad inseguirli nel caso si mettessero a fuggire.
Giuseppe D’Amico ed Elena Causarano

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