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Il caso Alaska Sanders

“Quella mattina, il destino di una piccola città del New Hampshire sarebbe stato sconvolto.”

3 Aprile 1999. Mount Pleasant, New Hampshire. Sulla riva di un lago della zona, Grey Beach, viene ritrovato il corpo morto della ventiduenne Alaska Sanders. La bellissima “Miss New England” si era trasferita da poco in paese dalla sua città natale, Salem, Massachussetts, per convivere con il suo ragazzo, Walter Carrey. L’inchiesta fu chiusa in un battito di ciglia dopo la confessione del colpevole, Walter Carrey, che subito dopo si suicidò, e del complice, il suo migliore amico Eric Donovan. Sembrerebbe che giustizia sia stata fatta, se non fosse che undici anni dopo l’inchiesta viene riaperta. Perry Gahalowood, il sergente che aveva condotto le precedenti indagini, riceve un messaggio anonimo che lo porta a pensare che nel 1999 avrebbe potuto seguire una falsa pista. Solo grazie all’aiuto del suo caro amico Marcus Goldman, uno scrittore divenuto famosissimo grazie ad un libro che raccontava un dilemmatico caso risolto pochi anni prima col sergente Gahalowood stesso, quest’ultimo riuscirà a chiudere per sempre l’inchiesta. Dopo fin troppi sviamenti, finalmente i due compagni di indagini riescono a fare luce sul caso Alaska Sanders nell’Agosto 2010.

Joël Dicker, nato in Svizzera nel 1985, è un abilissimo scrittore di romanzi gialli che ha la gran capacità di riuscire a portare il lettore fino all’ultima pagina del libro con fervore. Tra i suoi best sellers troviamo “La Verità Sul Caso Harry Quebert”, del 2012: nient’altro che un capolavoro che tratta della scomparsa della quindicenne Nola Kellergan, ambientato ad Aurora nel New Hampshire. “Il Caso Alaska Sanders” è stato scritto nel 2022 e da subito ha avuto tantissimo successo. Il libro è scritto in tal modo da catapultare il lettore direttamente all’ultima pagina, tanta è la voglia di leggere che suscita. Questo perché vengono raccontati altri misteri secondari, ma ugualmente importanti per la risoluzione dell’indagine principale, che alla fine si chiude in un modo completamente diverso rispetto a quello che si aspettava il lettore. Verità nascoste, tradimenti, gelosie, amori letali vengono raccontati in più di 600 pagine, dove lo scrittore riesce a tenerti sulle spine fino alla fine. Tutto nella storia è connesso, e tutto riporterà al solo e unico colpevole. Si scopriranno nuove tessere che alla fine porteranno al compimento del puzzle che ha come soggetto non una, ma più uccisioni tutte collegate. Niente è come sembra, ogni cosa, pagina dopo pagina, cambierà. La lettura non è affatto stancante grazie al suo ritmo incalzante, per lo più ipotattico, e grazie al suo lessico di facile apprensione. Apprezzerete alla follia ogni singola pagina del libro, anche se non siete amanti dei gialli.

Voglio chiudere riportando quella che secondo me è una delle più belle citazioni tratte dal libro:

“La vita è una successione di tragedie. Non bisogna farsi travolgere.”

Elena Maria Causarano


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