È stata scoperta una mummia aliena in Perù: ha tre dita, un cranio allungato e impronte digitali mai viste prima. Ma sarà davvero un extraterrestre?
Nel 2017, il mondo è stato scosso dalla straordinaria notizia del ritrovamento di una mummia a Nazca, in Perù.
Il suo aspetto è davvero unico: ha una testa allungata e tre dita per mano; caratteristiche che ricordano la rappresentazione classica degli alieni.
Sono molti a credere che Maria possa essere la prova che non siamo soli nell'universo. Non a caso, è stata trovata vicino alle Linee di Nazca, antiche figure tracciate nel deserto che, da decenni, alimentano le teorie sul coinvolgimento degli extraterrestri.
Un dettaglio che ha sorpreso tutti sono le sue impronte digitali che si differenziano da quelle umane per il loro essere completamente dritte.
Probabilmente, però, si tratta solo di resti umani e animali modificati per creare un effetto sensazionale.
La mummia ha suscitato enorme interesse e ha aperto uno stimolante dibattito, non soltanto tra gli appassionati di ufologia, ma anche nella comunità scientifica.
Mentre gli uni, però, erano pronti a dichiarare di aver finalmente trovato prove di vita extraterrestre; gli altri rimasero più scettici.
Gli esami condotti da svariati archeologi e antropologi hanno evidenziato che Maria, nonostante le sue stranezze anatomiche, fosse con molta probabilità un essere umano.
Le radiografie e le analisi, infatti, hanno confermato la presenza di una struttura ossea simile a quella di un uomo dell’antichità.
Ulteriori test genetici, inoltre, hanno rivelato che il suo DNA fosse compatibile al 98,5% con quello di un individuo vissuto 1.500/ 2.000 anni fa.
Le tre dita allungate, uno degli aspetti della mummia che più ha suscitato interesse, potrebbero essere il risultato di una manipolazione post-mortem o di una mutazione congenita.
Non vi sono, dunque, prove definitive che confermino un'origine non terrestre.
Mummia umana o aliena, Maria è un enigma che continua a catturare l'immaginazione di molti.
Il fascino di una possibile connessione extraterrestre è alimentato dall’aura di mistero che avvolge la regione di Nazca e dal desiderio, condiviso da molti, di trovare prove di vita al di fuori del nostro pianeta.
Giannone Serena
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