Il riscatto dell’identità violata: il caso Arianna Petti
- Scicliceo

- 1 giorno fa
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Arianna Petti è una studentessa di 19 anni che vive a Foggia, purtroppo vittima di deep fake porn.
Tutto inizia a maggio 2025, quando Arianna si accorge di alcuni volantini sparsi per la città pugliese con delle sue immagini photoshoppate su corpi nudi.
Arianna decide di non rimanere in silenzio riferendo tutto alla polizia, infatti vengono sporte due denunce, di cui l’ultima rilasciata il 18 luglio.
Sfortunatamente, però, vengono rimesse in circolo altre immagini che vengono attaccate ai pali della luce e sulle macchine, con frasi provocatorie e su scritto il suo vecchio numero di telefono e indirizzo di casa.
Arianna riceve insulti e frasi provocanti, ma, per fortuna, come in ogni momento di difficoltà, la sua famiglia e gli amici continuano a starle accanto.
Racconta che non si sente più al sicuro. Sia a casa che quando esce, ha sempre paura che qualcuno possa farle del male o che qualche sconosciuto possa citofonarle a casa, come è già successo.
La ragazza non nutre sospetti specifici ma manda un messaggio online, sperando che questo inferno finisca. Queste sono le parole della ragazza:“Non so chi possa essere stato, non me lo so spiegare, ho cercato sempre di essere una brava persona, non ho mai odiato nessuno. Vorrei dire solo una cosa, una semplice parola: ‘perché?’. Non mi merito tutto questo e se effettivamente è una persona o sono persone che mi conoscono, dovrebbero saperlo”.
Arianna continua ad andare avanti nonostante tutto e spera che si faccia luce sul
suo caso mettendo fine a questa storia assurda e surreale.
È importante che questo tipo di violenza digitale venga fermata. Troppe persone
hanno già subito o stanno subendo casi di deep fake porn, per questo è
fondamentale parlarne: per difendere le vittime e fare in modo che episodi simili
non si ripetano.Si.
Miccichè Sofia, Dantoni Altea


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