La leggenda che annuncia la fine
- Scicliceo
- 30 gen
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Cosa accadrebbe se un giorno il suono di una tromba, profondo e inarrestabile, rompesse il silenzio del cielo? Secondo un’antica leggenda, non sarebbe un suono qualunque, ma l’inizio della fine: il primo segnale del giudizio universale. Si tratta di un enigma avvolto nel mito e nella profezia, capace di affascinare e spaventare chiunque ne venga a conoscenza.
La leggenda, presente nel libro dell’Apocalisse, narra la storia di sette angeli che attraverso il suono delle loro trombe, saranno portatori di eventi devastanti.
Al suono della prima tromba, grandine e fuoco scenderanno dal cielo bruciando un terzo della vegetazione terrestre e dando, di fatto, il primo segnale di caos naturale.
La seconda tromba amplificherà la devastazione: un’enorme montagna ardente si schianterà nel mare, trasformandolo in sangue e distruggendo la vita marina. Al risuonare della terza tromba una stella chiamata Assenzio cadrà dal cielo, avvelenando le acque dolci rendendole mortali.
Il quarto suono porterà con sé oscurità cosmica: un terzo del sole, della luna e delle stelle si spegnerà definitivamente immergendo il mondo in una luce inquietante.
Sarà la quinta tromba, però, a dare via libera allo scatenarsi degli eventi più terribili: una "stella caduta dal cielo" riceverà una chiave per aprire l'Abisso, dal quale emergeranno locuste simili a cavalli da guerra. Tali creature, descritte come spaventose e dai volti umani, tormenteranno gli uomini per cinque mesi, senza ucciderli, come a voler prolungare l’agonia.
La sesta tromba farà sì che i quattro angeli legati al grande fiume Eufrate vengano liberati permettendo al loro immenso esercito di cavalieri, descritti con corazze fiammeggianti e cavalli dalle teste simili a leoni, di uccidere un terzo dell'umanità con fuoco, fumo e zolfo.
Arriverà, infine, la settima tromba nonché l’ultima. Essa, però, a differenza delle altre non porterà distruzione, bensì una rivelazione: il regno di Dio si stabilirà sulla Terra, e il giudizio finale prenderà il suo corso. Quello sarà l’esatto momento in cui la distruzione si tramuterà in rinnovamento, in cui il caos diventerà preludio di un nuovo ordine.
Curiosamente, nel corso dei secoli, questo racconto è andato ben oltre il solo contesto religioso; in molti lo hanno interpretato come una metafora per indicare le grandi crisi globali che affliggono il mondo.
Dalla caduta di civiltà antiche al cambiamento climatico moderno, le “trombe” sembrano echeggiare ogni qualvolta che il mondo si trovi sull’orlo del baratro.
E se queste non fossero solo un simbolo? Strani suoni registrati negli ultimi anni, simili a quelli emessi da tali strumenti hanno alimentato il mistero: solo un fenomeno naturale o qualcosa di più?
Serena Giannone
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