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La meccanica del cuore

I sentimenti sono una vera e propria arma e possono tirare fuori il peggio o il meglio di noi, su questo siamo tutti d’accordo. Ma, nonostante io sia perfettamente consapevole che a volte l’amore fa più male che bene e che le pene del cuore sono tra le peggiori in assoluto, non credevo che si potesse realmente morire per amore. Non fraintendetemi, non voglio dire quello che voi state pensando. Io dico proprio che un sentimento tanto forte, come l’odio o l’amore, può davvero far smettere il tuo cuore di battere, semplicemente per la loro intensità. O almeno questo è quello che potrebbe accadere a Jack, un ragazzo nato nel 1874, durante la notte più fredda della storia. La sua giovane madre, la quale non ha voluto più saperne di lui dopo averlo dato alla luce, si è rivolta all’eccentrica quanto esperta Madelein, una levatrice che vive in una vecchia casa sulla collina più alta di Edimburgo. Durante quel giorno così freddo, il piccolo Jack nasce con il cuore ghiacciato e l’unico modo che Medelein ha per salvarlo è impiantargli un orologio nel cuore, per far in modo che continui a battere. Una protesi senza dubbio ingegnosa ma anche pericolosa, che permette infatti a Jack di vivere senza poter però provare emozioni forti – prima fra tutte l’amore – poiché esse potrebbero mandare in frantumi la meccanica del suo cuore, uccidendolo. È ovviamente impossibile vivere senza provare sentimenti tanto importati, e, volente o nolente, il giorno del suo decimo compleanno, Jack rimane ammaliato da una piccola cantante andalusa. Il loro incontro, troppo breve e sfuggente, resta impresso nella mente del giovane per mesi, anni, e lo porterà ad attraversare l’Europa per ritrovare la giovane che lo aveva stregato tanto tempo prima, che potrebbe firmare la sua condanna a morte.

E saremo proprio noi, insieme al ragazzo dal cuore di metallo, a viaggiare dall’Inghilterra alla Francia, dalla Francia alla Spagna, imbattendoci in luoghi pittoreschi e bizzarri che sapranno tutti di un’altra epoca. Lo scrittore Mathias Malzieu è sorprendentemente abile e riesce a farti scorrere l’intera storia davanti, come fosse un film. Sono lo stile semplice, le descrizioni dettagliate quanto basta, una trama sorprendente ed emozioni forti, quelle che non può provare Jack, e allora dovrai essere tu, al posto suo, a sperimentarle tutte a creare un’ottima combinazione. Bastano davvero pochi elementi per dare vita ad una storia che non risulti né scontata né pesante, trattando anche temi importanti, come il bullismo. Una “meccanica” davvero perfetta quella costruita dell’autore, che fino alla fine saprà sconvolgere il delicato equilibro degli ingranaggi.

Alessia Marinero

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