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La violazione dei diritti umani

  • Immagine del redattore: Scicliceo
    Scicliceo
  • 19 ore fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Il 10 dicembre del 1948 nasce la Dichiarazione Universale dei Diritti che sancisce i diritti e le

libertà fondamentali di ogni persona, affermando il principio di dignità e uguaglianza.

Secondo Jean Hamburger, biologo francese del ‘900, i diritti umani sono una grande conquista dell’homo societatis sull’homo biologicus e non sono considerabili “diritti naturali”, infatti la natura dell’uomo è come quella di un qualsiasi animale: aggressivo, sempre in allerta e pronto a opprimere i più deboli pur di sopravvivere, prova empatia e, quindi, amore e tenerezza verso i propri consanguinei e per riprodursi (homo biologicus).

I diritti umani non nascono dalla legge della vita, ma bensì dalla ribellione verso essa. L’homo societatis e l’homo biologicus sono in continuo conflitto e così dev'essere, per mantenere un equilibrio.

“La tutela internazionale dei diritti umani è come quei fenomeni naturali – i movimenti tellurici, le glaciazioni, i mutamenti climatici – che si producono impercettibilmente” è una frase significativa di Antonio Cassese, ex giurista e giudice italiano, che fa comprendere come l’applicazione e il rispetto dei diritti umani abbiano bisogno di tempo e non si tratta di un qualcosa che può essere risolta in poco tempo.

L’articolo 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti dice che: “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona.”

Si stima, però, che 6.500 persone siano state uccise durante i conflitti armati del 2007 in

Afghanistan, che l’Uganda sia il terzo paese nel mondo per numero di rifugiati ospitati all’interno dei suoi confini e che siano oltre 1.5 milioni che fuggono da conflitti, carestia e povertà, principalmente dalla Repubblica del Congo e dal Sud Sudan , con un aumento di questi numeri che si ha anno per anno.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in questi campi sono morte 500.000 persone .

Il 7 ottobre del 2023, inoltre, ha avuto inizio la guerra Palestina – Israele, che porterà alla morte, fino ad oggi, di più di 62.000 persone. Nel 2014, invece, ha avuto inizio la guerra Ucraina – Russia e le vittime dal 2022 ammontano a 110.000.

Come si può notare ci sono numerosi casi nei quali i diritti umani sono stati violati e in cui molte persone hanno lottato, morendo e combattendo per il bene altrui. Si tratta di persone come Nelson Mandela, Martin Luther King, Eleanor Roosevelt. Altri,, sono stati minacciati per le loro azioni e idee: basti ricordare l’assassinio di Anna Politkovskaja, giornalista russa, conosciuta per i suoi articoli contro il Governo russo, sul giornale indipendente Novaja Gazeta. E’ possibile ricordare anche l’ultima minaccia, contro la libertà di espressione, fatta alla giornalista Giorgia Venturini, che lavora per Fanpage, la quale ha “ricevuto” un sacco nero con una testa mozzata di capretto.

E’ necessario, però, tenere a mente che “Un diritto non è ciò che ti viene dato da qualcuno, è ciò che nessuno può toglierti”, come disse l’ex giudice statunitense, Tom Campbell Clark.

Hector Affè

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