Molto probabilmente non tutti lo sanno ma la struttura a doppia elica del DNA è stata scoperta da una donna!
Rosalind Franklin nacque in Inghilterra nel 1920. Si appassionò agli studi scientifici sin da quando era molto piccola, infatti dopo il diploma decise di studiare chimica presso l’università di Cambridge, dove ottenne il dottorato nel 1945. Ciononostante si trasferì due anni dopo in Francia, a Parigi, un ambiente più aperto alle donne che rincorrevano una carriera professionale che le rendesse indipendenti. Nella “Ville lumière” entrò in contatto con le tecniche di cristallografia a raggi X. Agli albori degli anni ’50 era già una ricercatrice molto affermata e, in quel periodo, rimase affascinata dallo studio del DNA, che ancora non era stato oggetto di “scoperte pioneristiche” e proprio per questo motivo destava grande interesse in tutto il panorama scientifico.
Il 1952 fu l’anno di svolta degli studi di Rosalind, che, tramite una serie di foto straordinariamente nitide (famosissima è la Photograph 51), riuscì a fornire un’accurata descrizione della struttura a doppia elica del DNA. La ricercatrice morì a soli 37 anni nel 1958 a causa di un tumore alle ovaie, forse causato dalla troppa esposizione ai raggi X. L’enorme contributo che ha dato la Franklin al settore della Genetica, tuttavia, non è mai stato riconosciuto per molto tempo: infatti, due colleghi Watson e Crick, si servirono delle sue scoperte per confermare il modello riconosciuto del DNA. Il risultato fu che entrambi ricevettero il Nobel per la medicina nel 1962, quattro anni dopo la morte di Rosalind, i cui meriti non vennero elogiati neanche dai colleghi (Watson le rivolse addirittura frasi sessiste).
La vicenda di Rosalind Franklin testimonia quanto importante è stato il lavoro svolto dalle donne in molti settori, nonostante esso non sia stato mai riconosciuto o considerato con pochi riguardi dagli esperti a causa di un “piccolo inconveniente”: il fatto di essere donne.
Rachel Giacomarro
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