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LE OLIMPIADI: NON SOLO SPORT

I Giochi olimpici nacquero in Grecia, nel 776 a.C., grazie al re di Elide Ifito, allo scopo di favorire la pace fra i popoli. Ogni quattro anni tutti gli uomini liberi erano chiamati a parteciparvi, addirittura interrompendo qualsiasi tipo di conflitto o scontro, come sarebbe avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale. Sospesi dal 395 d.C., furono ripristinati esattamente 1500 anni dopo per merito del barone francese De Coubertin, amante delle arti, della musica e dello sport. Dopo due anni di preparativi, la prima Olimpiade moderna si svolse ad Atene, che divenne così il centro del mondo.

Non si raggiunse un accordo unanime, però, una volta che la Grecia chiese di essere sede permanente delle Olimpiadi, tanto che, a partire dal 1900 (quando si tennero a Parigi), i Giochi, estivi ed invernali, si svolgono in grandi città differenti per ogni edizione.

Di recente, molti atleti, provenienti da novantuno Paesi, si sono sfidati a Pechino in gare di scii di fondo ed alpino, hockey sul ghiaccio, pattinaggio di velocità, snowboard e curling. In quest’ultimo sport, in particolare, l’Italia ha ottenuto, grazie alla perseveranza e alla tenacia di Stefania Constantini e Amos Mosaner, la sua prima medaglia d’oro della storia. Il gioco, il cui nome deriva dall’inglese “to curl” cioè “roteare”, si compone di due giocatori che fanno scivolare delle pesanti pietre sulla pista di ghiaccio, con lo scopo di avvicinarle quanto più possibile ad un’area chiamata “casa”.

Tuttavia, Pechino 2022 ha suscitato non poche polemiche e contraddizioni. Da un lato c'è la Cina, con il suo governo autoritario e repressivo, dall'altro la più importante manifestazione sportiva, che dovrebbe promuovere la pace e la tutela dei diritti umani. Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Australia e Nuova Zelanda hanno addirittura deciso di non mandare le loro delegazioni diplomatiche, bensì soltanto gli atleti. Inoltre, le Olimpiadi del 2022 sono quelle con il maggior numero di sportivi apertamente LGBT+ di sempre, ennesimo paradosso se si pensa che in Cina ancora 7 cittadini su 10 non vogliono avere delle persone omosessuali come vicini di casa. Allo stesso tempo, però, i Giochi olimpici rappresentano per ciascun atleta il traguardo più ambito, tanto sognato e sofferto, a prescindere dalle circostanze politiche in cui si svolgono. Peraltro, spesso criticati per il peso rivestito dagli interessi economici, sono motivo di inclusione anche per gli atleti con disabilità attraverso le Paraolimpiadi, capaci di mettere in luce il talento e la passione nella diversità.



Paola Piccione e Chiara Aprile

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