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Olimpiadi ieri e oggi

I primissimi giochi olimpici si sono tenuti ad Olimpia, da cui hanno preso poi il nome, nel 776 a.C.. In Grecia le guerre venivano interrotte ogni 4 anni per rispettare la tregua olimpica e dedicarsi ai giochi. Inizialmente si disputavano solo gare di corsa, ma poi si aggiunsero anche altre discipline come il pugilato, la lotta, il lancio del disco, il salto con l’asta e molte altre ancora. Purtroppo le olimpiadi dei giorni nostri non sono la diretta continuazione di quei gloriosi giochi che scomparvero insieme alla potenza greca perché reputati “pagani” dai nuovi dominatori romani. I primi giochi olimpici moderni si tennero ad Atene nel 1896, voluti da Pierre de Coubertin e furono ufficializzati a Parigi il 23 giugno, durante il primo congresso olimpico. Nella prima olimpiade c’erano 9 sport in programma: atletica, ciclismo, scherma, lotta, ginnastica, nuoto, pesi, tennis e tiro.

L’inizio delle olimpiadi si svolge con una grande cerimonia di apertura durante la quale viene suonato l’inno ufficiale e issata la bandiera olimpica con a fianco quella del paese ospitante. L’ultima fase della cerimonia è quella della “fiamma olimpica” dove il tedoforo (colui che porta la fiamma) entra nello stadio e accende il braciere, il cui fuoco deve rimanere acceso durante tutta la durata delle Olimpiadi e questa operazione viene accompagnata dal lancio delle colombe, simbolo di fratellanza e pace.

Il primo campione olimpico dell’era moderna fu James Connolly, che vinse il triplo salto con 13.71 m e ottenne la medaglia d’oro. A quei tempi la partecipazione era libera: gli atleti non avevano l’obbligo di rappresentare una nazione. La bandiera, raffigurante 5 anelli intrecciati che simboleggiano i 5 continenti con i colori che sono presenti in tutte le bandiere delle nazioni, fu presentata ufficialmente nel 1914 al Comitato Olimpico.

Purtroppo, la prima guerra mondiale impedì lo svolgimento delle Olimpiadi nel 1916, perciò la bandiera fece la sua comparsa solo nel 1920. Un altro anno memorabile delle Olimpiadi è stato senza dubbio il 1936 a Berlino, quando con la squadra degli USA partecipò alle Olimpiadi l’atleta di colore Jesse Owens. Egli vinse 4 medaglie d’oro a quei giochi olimpici sotto gli occhi increduli di Hitler, grande sostenitore della superiorità della razza ariana, il quale non sopportò questo “affronto” e uscì dallo stadio per non stringere la mano del campione afro-americano.

I prossimi giochi olimpici si terranno a Tokyo nel 2021 con la speranza che, passata definitivamente la pandemia, si possano svolgere con lo stato d’animo giusto e senza timori.


Giada Gentile


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