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Opere d’arte e poesia unite nella musica

Quanto rumore può fare il silenzio? È proprio da questa domanda che nasce il nuovo singolo di Emanuele Aloia, L’urlo di Munch.

Diventato famoso solo da pochi mesi, dopo l’uscita dei suoi singoli di successo Girasoli e Il bacio di Klimt, il giovanissimo artista ha sempre amato la cultura, l’arte e la musica. Nei suoi brani riesce a fonderle insieme e a dar voce e melodia all’arte. Possiamo dire che scriva a tutti gli effetti testi d’arte.

Non mancano citazioni letterarie, oltre che artistiche: si va da “L’urlo” di Munch e “Il Bacio” di Klimt a “La coscienza di Zeno”, dalle poesie di Montale a “I fiori del male” di Baudelaire. Ascoltare i suoi brani corrisponde a fare un vero e proprio viaggio alla riscoperta dell’arte.

Il suo ultimo singolo è una rivisitazione in musica de “L’urlo” di Munch. Come se l’era immaginato quell’urlo il pittore? Assordante, stridulo, o addirittura armonioso? Sicuramente Aloia ci ha visto dell’armonia, facendo sì che il tutto risulti quasi un ossimoro.

Il brano si pone l’obiettivo di lasciarsi alle spalle il silenzio di questi mesi in vista di un futuro pieno di speranza, per poter sconfiggere l’angoscia causata dalla pandemia a suon di “Poi vorrei…”. Vorremmo tutti tornare alla quotidianità di una volta come canta Aloia in Girasoli: “Come un dipinto che ha perso colore promettimi che tornerò a disegnare”.

Nel 2017 Emanuele aveva partecipato ai casting di Amici senza successo. Fortunatamente non ha mai smesso di inseguire i suoi sogni ed è stato ripagato per questo, a tal punto da essere pronto a pubblicare un intero album nel 2021. Non ci resta che immaginare quali opere d’arte saranno citate stavolta.




Francesca Miceli

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