top of page

Outer Banks 3: Top or Flop?

Outer Banks debutta su Netflix con la sua prima stagione il 15 aprile del 2020. Il suo impatto mediatico è stato noto, creando grosse aspettative per la seconda stagione, considerata da molti all’altezza delle aspettative; ma la terza? Per me è un gran bel flop, se non fosse per alcuni particolari.

Ma ripercorriamo i passi dei protagonisti. Alla fine della seconda stagione, vediamo il nostro amato gruppo, i “Pogues”, perdere tutti i loro tesori, e, se la minaccia Ward sembra essere definitivamente sconfitta, un’altra è alle porte: Carla. La donna, già nemica dei Pogues per l’intera stagione, è decisa a non mollare la presa e sembra avere un “alleato” dalla sua parte per la ricerca dalla sciarpa che doveva trovarsi nella croce di Santo Domingo. Ma l’alleato è disposto ad essere tale solo ad un patto: aiutare suo figlio. Si tratta del padre di John B, creduto morto per le prime due stagioni.

Da qui parte ufficialmente la terza stagione: i Pogues (ormai ufficialmente accompagnati da Cleo), partiti per i Caraibi, si imbattono in un nuovo nemico, il quale vuole ricevere informazioni dai ragazzi per riuscire a trovare le rovine di un’antica città perduta.

Lungo tutta la stagione vediamo l’evolversi del rapporto “ritrovato” tra Big John e John B, il quale risulta essere molto tossico per quest’ultimo, poiché finirà per assecondare il padre anche in azioni folli portando il figlio ad allontanarsi gradualmente dal suo gruppo di amici e da Sarah, nonostante siano stati effettivamente la sua vera famiglia negli anni in cui il padre era creduto morto.

Altro rapporto familiare “nocivo” sembra essere quello tra Kiara e i suoi genitori, i quali pretendono che la figlia interrompa ogni tipo di legame con i Pogues, soprattutto con JJ, figura fortemente ostile al padre di Kiara. Anche Pope vivrà con i suoi genitori un rapporto piuttosto complicato, così come Sarah da sempre in conflitto con la sua famiglia e con il suo ex.

Sono numerose le lacune nella trama: l’imponente figura di Big John molte altre tematiche sono state infatti trascurate per evitare di far cadere la serie nel classico “teen-drama”, portando la serie ad essere monotona e a tratti noiosa.

A salvare l’intera stagione è la puntata finale: dinamica, piena di colpi di scena e ricca di ambientazioni che per la prima volta dopo 9 puntate ti fanno rendere conto di star guardando una serie incentrata sulla ricerca di un tesoro e su una caccia all’oro davvero sentita.

Purtroppo, però, accade tutto negli ultimi 50 minuti, mentre nel resto delle puntate ci si dilunga su argomenti che risultano essere interessanti ma oggettivamente trattati con troppa superficialità.

Nonostante questo, Outer Banks rimane una serie Netflix piacevole e apprezzata da migliaia di persone; è stata già confermata la produzione della quarta stagione e si vocifera che non sarà l’ultima, dunque, non ci resta che attendere.

Gloria La China


0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

The idol

“The idol”, la nuova serie di cui i primi sei episodi sono stati presentati in esclusiva al Festival di Cannes 2023, accrescendo la sua notorietà e, al tempo stesso, generando non poche polemiche e co

bottom of page