Quando il lavoro diventa una tortura: il fenomeno del mobbing
- Scicliceo
- 6 giorni fa
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Il mobbing, una forma di violenza psicologica sul posto di lavoro, è un fenomeno che ancora troppo spesso viene sottovalutato, ma che incide profondamente sul benessere di chi ne è vittima.
Il termine “mobbing” deriva dall’inglese “to mob”, che significa “aggredire in gruppo”. In contesti lavorativi, si riferisce ad un comportamento collettivo o individuale che può consistere in un attacco diretto o indiretto contro la persona, con lo scopo di metterla in una posizione di svantaggio o di emarginazione.
Si tratta di un fenomeno che può avere diverse forme: isolamento sociale, diffamazione, critiche ingiustificate, assegnazione di compiti irrealizzabili, cambiamenti improvvisi e immotivati nelle mansioni, fino ad arrivare a veri e propri attacchi verbali.
In alcuni casi il mobbing non è un atto intenzionale, ma deriva da un ambiente lavorativo mal organizzato o da un cattivo clima aziendale. Tuttavia, quando le molestie diventano sistematiche e mirano a danneggiare un singolo individuo, la situazione diventa insostenibile.
Le conseguenze psicologiche possono essere devastanti per chi subisce mobbing: ansia, depressione, stress post traumatico, disturbi del sonno e dell’alimentazione. Inoltre, le vittime di queste violenze psicologiche sono spesso costrette ad affrontare una diminuzione delle proprie performance professionali, con il rischio di vedersi svalutati sul piano dell’opportunità di carriera. Si tratta di un fenomeno difficile da riconoscere e contrastare, ma, al giorno d’oggi, esistono leggi specifiche che proteggono i lavoratori da atti di violenza psicologica sul posto di lavoro.
Le vittime possono rivolgersi a consulenti legali, sindacati e medici, ma la denuncia è complessa, dato che il mobbing è difficile da provare senza testimonianze concrete. La prevenzione da questo tipo di violenza inizia con la consapevolezza del fenomeno. È essenziale, infatti, che esistano canali aperti per segnalare comportamenti scorretti senza paura di ritorsioni.
Le istituzioni devono continuare a sensibilizzare sull’importanza del benessere psicologico nei luoghi di lavoro. Questo fenomeno è un problema che deve essere affrontato con urgenza. Il benessere psicologico dei lavoratori è essenziale per una carriera soddisfacente e per la crescita delle aziende.
Combattere il mobbing significa creare un ambiente lavorativo basato sul rispetto e l’empatia.
Giorgia Carbone ed Erika Voi
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