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RIFORMA SCOLASTICA

  • Immagine del redattore: Scicliceo
    Scicliceo
  • 9 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

“Sui banchi di scuola i ragazzi devono trovare il gusto della lettura e imparare a scrivere bene". Così il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara annuncia le Nuove Indicazioni Nazionali per il primo ciclo di istruzione. Il 14 gennaio 2025 il provvedimento è stato presentato sotto forma di decreto al Consiglio dei Ministri. La riforma propone di riorganizzare il sistema scolastico italiano, con l’obiettivo di assicurare un’istruzione adeguata alle necessità della società contemporanea. Infatti, le nuove disposizioni mirano a ridefinire il modello educativo come una sintesi tra tradizione e innovazione.  Il fulcro di questa riforma risiede nella valorizzazione delle discipline umanistiche e nell’introduzione di nuove competenze dalla scuola primaria. Infatti, dal secondo anno di elementari si propone di apprendere a memoria filastrocche, poesie e haiku, componimenti della letteratura giapponese, per incrementare la comprensione dei testi. Invece, dalla prima elementare, si farà in modo di far avvicinare i bambini alla musica. Anche per le medie ci saranno novità: l’introduzione del latino. Il ministro ha sottolineato l’importanza della lingua latina, grazie alla quale si comprende meglio il significato delle parole e della lingua italiana. Ma, arrivano novità più attuali : l’epica in forma moderna. A Omero e Virgilio si affianca la saga di Percy Jackson, con l’obiettivo di far apprezzare ai ragazzi i testi scritti così che ne parlino con competenza e piacere. Invece, per le scuole superiori le novità riguardano la storia e la geo-storia. Quest’ultima verrà abolita per dare spazio ad una disciplina che darà maggiore centralità alla storia d’Italia e dell’Europa. La storia diventerà “la scienza degli uomini del tempo’’ che privilegia una narrazione avvincente attraverso la quale i ragazzi si potranno avvicinare ai fatti storici, raccontati in modo chiaro e coinvolgente.

La legge di Valditara rappresenta un passo significativo verso il rinnovamento del sistema scolastico italiano. Tuttavia, è fondamentale che le buone intenzioni della riforma si trasformino in azioni concrete. In tal modo si potrà garantire un’opportunità di crescita per il nostro sistema educativo.                      

   Martina Trovato 

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