L’1 ottobre2020 è stato scoperto un buco nero di massa 1,2 miliardi di volte la massa del Sole, circondato da sei galassie che formano una ragnatela cosmica risalente all’alba dell’universo.
Ma che cosa sono i buchi neri? I buchi neri sono uno dei più grandi misteri dell’astrofisica. Sono corpi celesti che hanno campi gravitazionali talmente forti che non lasciano sfuggire né la materia, né le radiazioni elettromagnetiche (tra cui la luce, da qui deriva la definizione di “nero”). Il buco nero è il risultato di implosioni di masse sufficientemente elevate. La gravità domina su tutte le altre forze, cosicché si verifica un collasso gravitazionale che tende a concentrare lo spaziotempo in un punto: in una regione in cui è teorizzato uno stato della materia di curvatura tendente a infinito e volume tendente a zero, questa regione viene chiamata singolarità. I buchi neri non possono essere osservati direttamente e la loro presenza si rivela in modo indiretto mediate i suoi effetti sullo spazio circostante.
Un gruppo di ricerca internazionale guidato dall’Italia ha scoperto un gigantesco buco nero primordiale, la cui massa è un miliardo di volte più grande di quella del Sole, attorniato da sei galassie. Questo risultato è stato possibile grazie alle osservazioni del Very Large Telescope dell’Osservatorio Europeo Meridionale in Cile e del Large Binocular Telescope di cui l’Inaf (Istituto Nazionale di Astrofisica) fa parte. Il buco nero risale a quando l’universo aveva meno di un miliardo di anni e si trova in una complessa struttura cosmica composti da filamenti di materia, che si estendono per una distanza superiore a 300 volte la dimensione della Via Lattea.
Giannone Carmelo
Comments