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Settimana bianca nel deserto?

Quando parliamo di cambiamento climatico, intendiamo un’alterazione a lungo termine delle temperature e dei modelli meteorologici. Questo processo avviene da milioni di anni ed è causato da minuscole variazioni dell’orbita terrestre e del ciclo solare. Negli ultimi due secoli il processo è stato accelerato da cause antropiche, responsabili delle emissioni di gas serra (gas che permangono a lungo nell’atmosfera terrestre impedendo al calore di fuoriuscire) e dell’incremento della concentrazione di diossido di carbonio. Secondo la NASA, il cambiamento climatico ha avuto una vera e propria svolta a partire dal 1800, dovuta all’industrializzazione, basata sull’utilizzo di combustibili fossili che aumentano la quantità di CO2 nell'atmosfera, portandola al doppio rispetto agli ultimi 700 mila anni; inoltre, l'industria usa sostanze plastiche che, non essendo biodegradabili, rendono difficile la loro eliminazione. Con lo sviluppo dell’industria chimica sono nati i fertilizzanti e i pesticidi, come il DDT (prodotto erroneamente creduto innocuo ma rivelatosi altamente tossico e usato largamente in agricoltura), che provocarono i primi fenomeni di inquinamento del suolo e dei prodotti alimentari provenienti dalle coltivazioni e infine il disboscamento, che ha aumentato il dissesto idrogeologico.

Le variazioni di temperatura avvenute nel corso del tempo hanno portato a delle rarità mai viste in natura: la recente nevicata nel Sahara, avvenuta tra il 24 e il 26 gennaio di quest’anno, ne è un esempio. Questo fenomeno, verificatosi solo rare volte dagli anni ’70, si sta manifestando negli ultimi tempi con maggior frequenza (anni: 1979, 2016, 2018, 2021, 2022, 2023) a causa dell’arrivo del ciclone Thor nella provincia di Bechar in Algeria, al confine con il Marocco. Non possiamo, però, negare l'effetto quasi intriso di "sublime" romantico che investe un tale fenomeno, che ha permesso la creazione di uno scenario spettacolare: un vistoso contrasto cromatico fra il giallo-rossastro delle dune e il manto nevoso. Le forti nevicate, così inattese, hanno chiaramente portato alla chiusura delle scuole e all’isolamento dei villaggi e delle città situate sulle zone montuose.

Chi non si allarmerebbe di fronte a ciò? È lecito e - aggiungiamo - doveroso domandarsi quanto il cambiamento climatico stia impattando la nostra vita di tutti i giorni. Ma necessario è soprattutto riflettere sul fatto che, dietro un simile evento, vi è l'uomo, ancora una volta causa delle più grandi calamità, che - ricordiamolo - potrebbero finire per inghiottirlo.

Giada Gentile e Jolanda Baja


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