Speciale elezioni 2025/2026: intervista ai candidati per la rappresentanza della consulta
- Scicliceo

- 23 ott
- Tempo di lettura: 2 min
La Consulta studentesca è l’organo che dà voce agli studenti e li rappresenta nelle decisioni più importanti della scuola e del territorio. Come ogni anno, Scicliceo vuole aiutarvi a conoscere meglio chi ne fa parte e cosa significa davvero essere rappresentante. Per questo abbiamo intervistato i tre candidati che si sono messi in gioco per dare il loro contributo. Tra idee, progetti e voglia di partecipazione, ci hanno raccontato come intendono rendere la scuola un luogo sempre più aperto al confronto e al cambiamento.
VINCENZO SAMMITO ( 4A ITE )
Ti reputi un buon comunicatore?
«Sì, penso di esserlo. L’esperienza come rappresentante di classe mi ha insegnato molto: sono sempre riuscito a risolvere le dispute tra docenti e alunni. Ho imparato ad ascoltare, mediare e trovare soluzioni attraverso il dialogo. Credo che saper comunicare significhi proprio riuscire a creare un confronto e uno scambio di idee pacato.»
Quali principi pensi di trasmettere attraverso le tue parole?
«Mi piacerebbe trasmettere soprattutto il valore del rispetto, che è alla base di qualsiasi comunità, soprattutto nella scuola. Vorrei anche riuscire a infondere fiducia e determinazione in chi mi ascolta e supporta le mie idee.»
In che modo proverai a far sentire la voce degli studenti che andrai a rappresentare? Hai già qualche idea?
«Come ho già detto per me la chiave è il dialogo. Penso che lavorare insieme agli altri rappresentanti della Consulta e d’Istituto sia fondamentale per creare un ambiente di ascolto reciproco. Solo se impariamo davvero a collaborare potremo far arrivare la nostra voce più lontano e ottenere risultati concreti per tutti.»
ALESSANDRO IABICHINO ( 4C Sc )
Perché hai deciso di candidarti rappresentante della consulta?
«Ho deciso di candidarmi alla Consulta perché credo di avere le competenze e le qualità giuste per svolgere questo incarico. Come molti sanno, da due anni a questa parte, organizzo eventi con l'associazione Kairos. Grazie a quest'esperienza ho avuto modo di collaborare con l'amministrazione comunale e diverse associazioni locali. Questo percorso mi ha aiutato a crescere, a comprendere meglio le dinamiche organizzative e a sviluppare le capacità per svolgere questo incarico.»
Come pensi che questo ruolo possa fare la differenza nella scuola?
«Il rappresentante della Consulta ha un ruolo fondamentale: è il punto di contatto tra gli studenti e le istituzioni. Deve saper ascoltare, individuare i problemi principali, confrontarsi con gli altri membri della Consulta provinciale e infine cercare soluzioni concrete. Solo così questo ruolo può davvero contribuire a migliorare la vita scolastica.»
SERENA GAMBUZZA ( 4B Cl )
Cosa pensi di avere in più per rappresentarci a livello regionale rispetto all'anno scorso? «Quest’anno, come anche l’anno scorso, credo di avere il carattere giusto per svolgere al meglio questo ruolo. In questi mesi ho avuto la possibilità di organizzare tornei, assemblee, uno sciopero e persino un sabato sportivo insieme ai rappresentanti d’istituto: esperienze che mi hanno permesso di conoscere più da vicino anche la parte burocratica e organizzativa della scuola. Penso che avere familiarità con questi aspetti sia fondamentale per affrontare al meglio ciò che mi potrebbe attendere quest’anno. Rispetto all’anno scorso, quindi, mi sento più preparata, con più esperienza alle spalle e con tanta voglia di continuare a fare qualcosa di utile e bello per la nostra scuola.»
Claudia Sgarlata


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