Stress scolastico: c’è una soluzione?
- Scicliceo

- 1 giorno fa
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Ogni giorno ci alziamo, seguiamo lezioni, affrontiamo interrogazioni, facciamo compiti e studiamo. Poi di nuovo da capo. Ma quello che non si vede dietro questa routine è lo stress che noi accumuliamo. Per alcuni magari si presenta prima di una verifica, per altri invece è una sensazione costante che accompagna ogni giornata. Non si riesce a dormire prima di un'interrogazione, ci si sente inadeguati, “mai abbastanza bravi”. Viviamo in una scuola che, purtroppo, misura il nostro valore con i voti o in base alla capacità di ricordare concetti a memoria, ma ognuno di noi ha modi diversi di apprendere. Cosa che non viene compresa abbastanza.
Lo stress scolastico non condiziona solo la nostra vita a scuola, ma incide anche sul nostro umore, sul sonno e sulla nostra autostima. Molti studenti vivono con il timore di non farcela, di deludere gli altri o se stessi. Lo stress nel tempo può influenzare sul rendimento scolastico, sui rapporti sociali e persino sulla salute fisica. Un sondaggio ha rilevato che il 70% dei giovani ha preso in considerazione l’idea di lasciare la scuola attribuendo il disagio allo stress da compiti e interrogazioni.
Basterebbe semplicemente più ascolto, più comprensione da parte degli adulti, più dialogo. I professori dovrebbero essere formati affinché possano riconoscere i segnali dello stress nei ragazzi. Non possiamo cambiare subito il sistema scolastico, ma possiamo cambiare il modo in cui ci prendiamo cura di noi stessi. Possiamo imparare a fermarci, a respirare e a capire che il nostro valore non si misura con un voto. La scuola dovrebbe essere un luogo di crescita, non una corsa contro il tempo.
Mallia Nicole


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