"The doomsay clock" o "orologio dell'Apocalisse" è stata un’iniziativa proposta dagli scienziati dell'università di Chicago nel lontano 1947 che consisteva in un orologio del tutto metaforico, che misurava il pericolo all'arrivo di un’ipotetica fine del mondo. La mezzanotte rappresenta la fine del mondo mentre i minuti antecedenti rappresentano la distanza del tutto ipotetica da questa. A questo progetto lavorò anche il grandissimo fisico Alber Einstein, il quale riteneva che la mezzanotte rappresentasse lo scoppio della guerra atomica. Dal 2007 si ritiene che la mezzanotte non sia solamente lo scoppio di una guerra nucleare, ma anche di qualsiasi evento che riguarda i danni non revocabili che l'uomo sta infliggendo alla terra per mezzo dei cambiamenti climatici. Nel periodo della sua creazione era in corso la guerra fredda e l'orologio fu impostato alle ore 23:53 ovvero sette minuti prima dell'arrivo ipotetico di un’apocalisse. Dal 1947 al 2023 l'orologio è stato spostato ventitré volte, e il punto più lontano mai raggiunto è stato di diciassette minuti dalla mezzanotte a seguito degli accordi "START" firmati tra Stati Uniti e Russia, i quali limitavano e diminuivano il numero di arsenali atomici delle due grandi potenze; mentre il momento più vicino alla mezzanotte è stato registrato a gennaio 2023 con soli 90 secondi allo scoccare della mezzanotte per via degli squilibri tra Russia e Ucraina e dei cambiamenti climatici catastrofici ormai irreversibili. Le lancette non vengono spostate ogni anno, infatti, è lo "Science and security board" a decidere lo spostamento di queste. Vengono mosse sempre tra la metà e la fine di gennaio.
Riccardo Padua
Comments