Non appena la notizia dello scontro tra Mike Tyson e Jake Paul è stata ufficialmente annunciata e diffusa attraverso tutti i media internazionali, questa ha suscitato un'ondata di interesse e attenzione globale, attirando un pubblico vastissimo non solo nel mondo della boxe, ma in ogni angolo del pianeta. È impossibile non averne sentito parlare.
Per prima cosa, soffermiamoci sui due lottatori, entrambi con caratteristiche molto diverse fra loro, ma allo stesso modo degni di una meritata vittoria. Nell’angolo destro, Mike Tyson, uno fra i migliori boxer di tutta la storia ormai ritirato da qualche decennio, anche conosciuto come “Iron Mike”, 58 anni abbondanti e una carriera segnata da una marea di trofei e onorificenze, contando anche i numerosi sacrifici e la dedizione necessaria per raggiungere la vittoria. Dall’altra parte, Jake Paul, youtuber famosissimo con ben 20 milioni di iscritti al suo canale, 27 anni, noto per la sua vita controversa e per aver precedentemente partecipato a degli incontri amatoriali di boxe, uno tra i quali contro il fratello di KSI.
Si può dunque dire che questo evento ha avuto un hype così assurdo non solo per il ritorno di una delle star più iconiche nel mondo dello sport ma anche perché mette a confronto a tutti gli effetti due generazioni differenti di pugili, i quali durante il corso della loro vita hanno sviluppato le loro tattiche e hanno sfruttato le loro debolezze come punti di forza (Mike, ad esempio, utilizzava la sua statura così bassa e insolita per la sua categoria per schivare colpi e montanti). Il match è stato trasmesso su Netflix, il quale, nonostante i problemi tecnici, ha superato il record di ascolti assoluti con ben 60 milioni di famiglie intrattenute.
Ormai penso l’esito dello scontro lo sappiamo tutti: mentre durante i primi round il veterano della boxe dimostrava tutto il frutto della sua esperienza e della sua potenza, durante il terzo round il giovane Paul ha cominciato a cambiare le sorti della gara, sferrando un triplo jab ben piazzato, scombussolando Tyson che, dopo 8 riprese, viene battuto definitivamente. Alla fine, invece, scappa un abbraccio amichevole fra i due. Non poche sono state le critiche riguardanti questo match: molti spettatori, infatti, speravano in un ritorno prorompente e invincibile del leggendario “Kid Dynamite”, sfavorendo Paul perché considerato come poco esperiente o comunque un ragazzetto non all’altezza. Secondo molti l’intero incontro è stato tutto premeditato, recitato e studiato fino al minimo dettaglio solo per interessi economici. Mentre secondo altre teorie del complotto sopra il ring in realtà non stava combattendo il vero Tyson, ma un suo sosia.
Nonostante tutto questo, Tyson VS Paul è stato uno fra gli eventi sportivi più memorabili di sempre, il quale ha davvero fatto sognare i veri fanatici della boxe riaccendendo in loro quella fiamma nel vedere una leggenda lottare dopo 19 anni di assenza contro una giovane e promettente stella che, piano piano, sta crescendo sempre di più
Emanuele Mussini, Antonio Miceli
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